Rinnovabili, preadottata legge regionale su aree idonee: benefici anche per il comparto edile

Rinnovabili, preadottata legge regionale su aree idonee:  benefici anche per il comparto edile

L’Umbria riparte dalle rinnovabili. La Regione Umbria ha preadottato la legge regionale per attuare le disposizioni nazionali ed europee in materia di transizione energetica. Si tratta, nella sostanza, della delibera regionale con la quale si dà corso alla ricerca delle aree idonee – ma anche all’individuazione di quelle non idonee – per l’installazione di impianti a fonti di energia rinnovabile, bilanciando la pianificazione energetica con la tutela del paesaggio, dell’ambiente, delle aree agricole e forestali, delle risorse idriche, della biodiversità e del patrimonio culturale umbro.

Un contesto, quello delle energie rinnovabili che naturalmente interessa anche il comparto dell’edilizia, alle prese come tutte le realtà produttive con il caro energia. Diverse realtà, sia aziende che associazioni datoriali, hanno infatti aderito ai progetti in giro per l’Umbria sulle comunità energetiche.

Obiettivo: aumentare la produzione di rinnovabili

 Questa legge però va oltre: nasce infatti dall’urgenza di affrontare la crisi climatica che rischia di trasformare ineluttabilmente il paesaggio umbro e dal grave ritardo nel raggiungimento degli obiettivi nazionali fissati per il 2030 (1.756 Mwp installati in Umbria). L’obiettivo intermedio per il 2024 era di 279 Mwp, ma solo 234 Mwp sono stati raggiunti.

 La legge punta a facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 del PNIEC, l’affrancamento dai combustibili fossili secondo il piano REPowerEU, il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo (riduzione del 55 percento delle emissioni al 2030, impatto climatico zero al 2050). Il tutto conciliando la tutela paesaggistica e ambientale, favorendo l’uso razionale delle risorse energetiche attraverso il principio di prossimità tra impianti e domanda, rispondendo ai bisogni delle comunità locali privilegiando l’autoconsumo tramite comunità energetiche e contrastando la povertà energetica favorendo al contempo la competitività dei settori economici.

Cosa viene introdotto: prescrizioni e norme

La legge definisce le aree idonee all’installazione di impianti e le aree non idonee definite per tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. La Giunta regionale potrà approvare un elenco di ulteriori aree idonee sulla base di nuovi atti di pianificazione, proposte dai comuni per autoconsumo locale o in caso di scostamento dagli obiettivi nazionali. Nelle aree idonee i termini dei procedimenti autorizzativi sono ridotti di un terzo e il parere paesaggistico è obbligatorio ma non vincolante.

 Mentre le fasce di rispetto intorno ai beni sottoposti a tutela hanno ampiezza variabile da 500 metri a 7 chilometri a seconda della tipologia e dimensione dell’impianto. Viene introdotto il principio di prevalenza di idoneità: se un progetto ricade sia in un’area idonea che in un’area non idonea, prevale il criterio di idoneità. Questo principio non si applica alle core zone Unesco alla fascia olivata Assisi-Spoleto e a impianti biomassa/biogas/biometano di grande potenza/capacità. Strategico lo sviluppo integrato di sistemi di accumulo (giornalieri e stagionali) per compensare la discontinuità delle Fer: batterie, impianti di produzione di idrogeno verde, invasi/bacini idrici integrati con centrali idroelettriche da pompaggio.

Per gli impianti esistenti) l’area occupabile può essere aumentata di un ulteriore 30 percento se si installa un sistema di accumulo con potenza almeno pari al 10 percento della potenza complessiva. Invasi, bacini e dighe (già aree idonee) sono anche idonei per impianti idroelettrici da pompaggio integrati con sistemi idrici.
La legge prevede disposizioni per la minimizzazione degli impatti ambientali e territoriali ed un’equa distribuzione degli impianti. Previsto un monitoraggio annuale (al 31 marzo) della potenza installata/autorizzata per la verifica del raggiungimento degli obiettivi e la distribuzione territoriale. In caso di scostamenti saranno adottate misure correttive.
Le nuove disposizioni si applicheranno anche alle procedure autorizzazione in corso.

In questi giorni la Regione sta incontrando i cittadini in giro per i comuni umbri, proprio al fine di illustrare le caratteristiche della legge e i benefici delle rinnovabili, oltrechè discutere appunto sulle aree per l’installazione degli impianti.