Bonus ristrutturazioni edilizie ed Ecobonus: come cambia la normativa per i prossimi tre anni

Novità sul fronte dell’edilizia arrivano dalla circolare 8/E dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 19 Giugno che chiarisce e dettaglia quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 sul fronte dei bonus edilizi.
Nel 2025 restano attivi Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Mobili e Bonus Barriere Architettoniche. Il Superbonus 110, invece, scompare nella forma più conosciuta e per il 2025 subisce modifiche: dhi ristruttura la prima casa può ancora godere di una detrazione Irpef del 50 percento, fino a un tetto massimo di 96.000 euro, mentre, per gli immobili diversi dall’abitazione principale (quindi seconde case, case in affitto, uffici e quant’altro), la detrazione scende al 36 percento.
Va ricordato tuttavia, che la possibilità di ottenere la detrazione al 50 percento è concessa solo a chi possegga due requisiti fondamentali:
- diritto di proprietà o diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione) sull’immobile ristrutturato
- l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale
Si può usufruire della detrazione se si risiede nell’edificio successivamente all’effettuazione dei lavori o se la casa diventa dimora abituale di un familiare del contribuente (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo). Inoltre lo sconto include anche le pertinenze, come box auto, cantine e soffitte.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture. Inoltre possono goderne:
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il componente dell’unione civile ai sensi della legge n. 76/2016, per la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso;
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.
In questi casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione.
Nel 2026 e 2027 la soglia scenderà invece per tutti al 36 percento.
Sempre l’Agenzia delle Entrate ha chiarito poi che i lavori del superbonus sono detraibili al 65 percento se eseguiti entro il 15 ottobre 2024, mentre le spese per l’acquisto e l’installazione di climatizzatori sono detraibili anche se i lavori sono ancora in corso. Rientrano nei beneficiari gli impianti con pompe di calore a gas ad assorbimento, microcogeneratori, generatori a biomassa e sistemi ibridi che combinano pompa di calore e caldaia a condensazione. Stop invece, agli incentivi per le caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili installate dal 2025 in poi, in linea con la Direttiva Ue 2024/1275. Le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 per questi ultimi interventi saranno appunto comunque detraibili anche se i lavori verranno ultimati nel 2025.
Per chi resta il Superbonus al 65 percento
Il Superbonus resta quindi in vigore solo al 65% solo in favore di determinati soggetti, quali:
- condomini;
- Persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, anche se posseduti da un unico proprietario;
- organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale: spetta per i soli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risultino una delibera assembleare già approvata e la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) già presentata.
Cambiamenti anche per l’Ecobonus e situazione Bonus Mobili
Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda invece l’Ecobonus. Fino al 2024 era possibile ottenere una detrazione anche per la sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione. Da quest’anno per il cittadino non sarà più possibile ottenere i bonus per la sostituzione di una caldaia vecchia con altra dotata di impianto alimentato a combustibili fossili. Questa scelta è coerente con la direzione “green” imposta dall’Unione Europea. La Circolare 8/E del 19 giugno 2025 precisa inoltre che, per essere ammessi all’incentivo, i nuovi impianti dovranno essere muniti di una dichiarazione di conformità.
Confermato per il 2025 anche il bonus mobili, con una spesa massima detraibile di 5.000 euro, legata a lavori di ristrutturazione edilizia