Certificazioni di competenza, Rlst più forti e formazione nelle scuole: le sfide della Regione per la sicurezza

Controlli intensificati e sanzoni mirate, con l’obiettivo di ridurre quanto più possibile gli infortuni sul lavoro. Il Comitato Regionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro riunitosi al Broletto ha deciso per la linea dura: “Non possiamo rassegnarci all’idea che si possa morire mentre si lavora – ha sottolineato la presidente della Regione Stefania Proietti -L’obiettivo di ridurre gli infortuni sul lavoro deve essere un traguardo concreto da raggiungere insieme, con responsabilità e determinazione La sicurezza deve essere una cultura diffusa, non solo un obbligo normativo, vogliamo premiare le imprese virtuose e allo stesso tempo rafforzare i controlli perché lavorare deve essere un diritto sicuro”.
A coordinare l’incontro la direttorice Salute e welfare Daniela Donetti e del responsabile del servizio regionale Prevenzione Salvatore Macrì.
I dati presentati fanno emergere un quadro fosco: seppur in leggera flessione infatti, gli infortuni sul lavoro, estano comunque superiori alla media nazionale. E proprio il mondo dell’edilizia e delle costruzioni, insieme a quello dell’agricoltura, sono i comparti da bollino rosso, gli ambitinei quali si concentra la maggior parte di infortuni gravi o mortali. Stessa situazione anche nelle piccole imprese e tra i lavoratori precari e stranieri
Piano di vigilanza e nodi critici
Nel corso della riunione è stato annunciato il mantenimento del piano di vigilanza 2025 che tra le altre tematiche dà ampio spazio alla formazione nelle scuole, per educare i giovani alla cultura della sicurezza. I nodi principali emersi durante l’incontro sono la carenza di organico, la necessità di formazione linguistica per i lavoratori stranieri, le criticità negli appalti a cascata e l’invecchiamento della popolazione lavorativa.
Tra le proposte avanzate spiccano quella di sviluppare maggiormente il lavoro con le scuole, rafforzare l’attività di promozione della salute nei luoghi di lavoro, favorire meccanismi di premialità delle aziende virtuose, rendere concreto il ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, introdurre certificati di competenza in sicurezza per imprenditori, dare incentivi economici alle imprese che investono nella formazione e creare una lista pubblica delle aziende virtuose.
“Bisogna fare rete – è l’impegno emerrso a fine riunione – Necessario rafforzare la collaborazione tra istituzioni, scuola, imprese e sindacati per trasformare la sicurezza sul lavoro da emergenza quotidiana a valore strutturale”