Fumarola: “Patto della responsabilità per l’Italia, superiamo gli steccati”. Vale ancora di più per l’Umbria

Fumarola: “Patto della responsabilità per l’Italia, superiamo gli steccati”. Vale ancora di più per l’Umbria

“È tempo di stringere un grande Patto della responsabilità: governo, sindacato e sistema delle imprese che partecipino insieme verso obiettivi comuni”. Così la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola durante il congresso confederale svoltosi a Roma.

No a steccati: uniti per la crescita del Paese

“Sicurezza e salute delle persone sul lavoro devono essere al centro – sottolinea- questa è la battaglia per antonomasia, di fronte alla quale nessuno può sottrarsi, nessuno può permettersi di perdere tempo in polemiche di parte. Perché ogni giorno che passa, tre persone perdono la vita in un cantiere, in una fabbrica, in un campo, oppure percorrendo la strada per andare al lavoro. Nulla più di questo merita la nostra attenzione, la nostra partecipazione. Istituzioni, politica, sindacato, imprese: abbiamo il dovere di definire in modo responsabile e concertato una strategia nazionale che agisca su ogni piano possibile per garantire salute e sicurezza sul lavoro”. Un messaggio forte di unità, che vada al di là degli steccati politici e culturali “che ancora intralciano il cammino possibile: dobbiamo costruire unità sociale e sindacale, nei contenuti”.

Fumarola delinea quelli che dovrebbero essere i punti chiave di questo patto, recepito dal Governo ma che deve vedere coinvolte anche tutte le altre forze: “Serve una impostazione mprontata al riformismo, sul personalismo, su un protagonismo nuovo, che assegna a tutta la società, e in particolare al mondo del lavoro, il compito di partecipare alle stesse speranze nella costruzione del bene comune. Lasciamoci alle spalle alle divisioni strumentali che non servono né agli uni né agli altri. E che certo non fanno progredire di un passo sulla strada di quelle indispensabili riforme che l’Italia aspetta da molto tempo. Solo così si può aprire una inedita stagione di innovazioni condivise: con un Patto riformista tra governo e parti sociali”

La stessa sfida vale per l’Umbria

Parole, quelle della segretaria generale che valgono ancora di più in una regione come l’Umbria, alle prese con un declino economico e demografico molto rapido, ma che è ancora possibile arrestare.

“Serve un patto per il lavoro – dice il segretario generale Filca Umbria Emanuele Petrini – che consenta all’Umbria di tornare competitiva. Siamo una delle regioni italiane con gli stipendi più bassi, tante famiglie che nonostante uno stipendio e un lavoro faticano ad arrivare a fine mese e i giovani che se ne vanno. Servono nuovi strumenti e soprattutto nuove premialità affinchè si possa avviare politiche rivolte ai giovani, contrattazione di secondo livello per aumentare la retribuzione e per redistribuire ricchezza sul territorio. Necessario fare rete per arrestare il declino della regione, iniziato con il calo della produttività nel 2016 e che nessuna azione è sin qui riuscita ad arrestare. Per questo serve il senso di responsabilità di tutti per far uscire l’Umbria da questa situazione di difficoltà. Al centro devono essere messi salari, formazione e sicurezza”.