Lapidei e materiali da escavazione, rinnovata parte economica del contratto nazionale

Lapidei e materiali da escavazione, rinnovata parte economica del contratto nazionale

Anche il settore dei lapidei e dei materiali da escavazione, comparto da 3000 aziende e 30.000 lavoratori in tutta Italia, fa un passo avanti sul fronte del contratto. A Milano, i sindacati di settore Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil e le controparti Confindustria Marmomacchine e Anepla hanno sottoscritto infatti l’ipotesi di rinnovo della parte economica del contratto, con un aumento di 240 euro al paramentro (136 intermedio)

Nel dettaglio l’aumento retributivo di 240 euro al parametro intermedio (136) sarà suddiviso in 3 tranche da 80 euro (luglio 2025, luglio 2026, luglio 2027). Riconosciuta una ‘Una tantum’ di 1000 euro in welfare da erogarsi in 4 tranche del valore di 250 euro (luglio e novembre 2025/luglio e novembre 2026). Il montante complessivo nel triennio comprensivo di 5.520 euro di aumento dei minimi contrattuali e di 1000 euro di welfare sarà quindi di 6520 euro.
Ottenuti, inoltre, incrementi sia sul piano della previdenza integrativa con un aumento dello 0,30% per il fondo Arco (0,10%; 0,10%; 0,10% da corrispondere al 1°gennaio 2026, 1° gennaio 2027 e 1° gennaio 2028) che sul piano dell’assistenza sanitaria integrativa con un aumento di 3 euro al Fondo Altea a partire da gennaio 2026.

Le parole dei sindacati

Soddisfatti i sindacati che dichiarano “l’accordo è stato raggiunto in tempi brevi. Grazie alla volontà di tutte le parti siamo riusciti a non prolungare i tempi di vacanza contrattuale e soprattutto a recuperare gran parte del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore eroso negli ultimi anni dall’aumento vertiginoso dell’inflazione, oltre alla percentuale IPCA, al netto dei costi energetici, prevista per il futuro triennio di rinnovo. Entro il mese di Luglio ci rivedremo per definire anche la parte normativa sulla quale sono state raggiunte importanti intese quali aumento dei permessi per inserimento dei figli a scuola; incremento dei giorni dei permessi per lutto; un giorno in più della normativa in occasione della nascita figlio; introduzione del permesso mestruale e disponibilità a un’iniziativa contro la violenza sulle donne e a favore della parità di genere”.