Laterizi e manufatti industria, rinnovato il contratto: “Edilizia guarda sempre più al futuro”

Laterizi e manufatti industria, rinnovato il contratto: “Edilizia guarda sempre più al futuro”

Siglato l’accordo a Roma per il rinnovo del Contratto Laterizi e Manufatti Industria, che era scaduto a fine Settembre 2025. L’accordo è stato raggiunto fra i sindacati di settore FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e le controparti Confindustria Ceramica – Raggruppamento Laterizi e Assobeton.

Cosa prevede l’intesa

L’intesa prevede 205 euro di aumento per i 18.000 addetti (parametro 136, addensamento medio), suddiviso in quattro tranche: 90 euro da ottobre 2025, 55 euro da luglio 2026, 55 euro da luglio 2027 e 5 euro da luglio 2028. L’incremento complessivo rappresenta un aumento del 14,7%, garantendo la piena copertura dell’inflazione previsionale e recuperando parte del potere d’acquisto perso nel precedente triennio. Il montante complessivo è pari a 6mila euro. È inoltre previsto un aumento di 0,20% del contributo aziendale al Fondo pensione Arco (0,10% dal 1° luglio 2026; 0,10% dal 1° gennaio 2028), portando così il totale al 2%; un incremento di 5 euro mensili dal 1° gennaio 2026 a carico delle aziende e destinato al Fondo di assistenza sanitaria integrativa Altea, che porta il totale a 15 euro, consentendo a lavoratori e lavoratrici di accedere ad un piano sanitario più tutelante. Le parti hanno inoltre concordato, nonostante la richiesta di estendere a 4 anni la durata del contratto, la difesa della vigenza triennale, per garantire un aggiornamento più tempestivo delle condizioni contrattuali.

Sindacati soddisfatti: “Siamo riusciti, in tempi rapidi, ad assicurare un buon contratto ai lavoratori del settore, garantendo un primo aumento già dal mese successivo alla scadenza. L’aumento salariale del non solo tutela il potere d’acquisto, ma consente di recuperare una parte importante del montante perso nel triennio passato. Inoltre, il ritorno alla durata triennale rafforza la capacità del contratto di rispondere con prontezza ai cambiamenti del settore”.

Le parole della Filca Cisl Umbria

Filca Cisl Umbria, attraverso il segretario generale Emanuele Petrini, presente alla firma- esprime grande soddisfazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei laterizi e manufatti in cemento a livello nazionale. L’accordo rappresenta un passo importante per ilrilancio del comparto e per la valorizzazione delle professionalità che ogni giorno contribuiscono alla crescita di un settore strategico per l’edilizia e le infrastrutture del nostro paese. Il nuovo contratto prevede miglioramenti economici significativi, con aumenti salariali del 14,7% complessivo che riconoscono il valore del lavoro svolto in condizioni spesso complesse, e con interventi mirati su welfare, sicurezza e formazione professionale, strumenti fondamentali per sostenere l’innovazione produttiva e la transizione ecologica del settore ed elementi chiave per la competitività delle imprese umbre”.

“Questo rinnovo – prosegue Petrini – rappresenta non solo un giusto riconoscimento economico per i lavoratori, ma anche una vera opportunità di crescita per le aziende del territorio. Il contratto guarda infatti al futuro, puntando su sostenibilità, qualità del lavoro e innovazione, valori che la nostra organizzazione sindacale sostiene con convinzione da sempre. Filca Cisl Umbria sottolinea inoltre l’importanza del rafforzamento delle relazioni industriali e del dialogo sociale tra sindacati e imprese, strumenti essenziali per affrontare insieme le sfide legate alla digitalizzazione, alla sicurezza nei luoghi di lavoro e al ricambio generazionale nel settore. Con questo rinnovo contrattuale, Filca Cisl riafferma il proprio impegno quotidiano a fianco dei lavoratori e delle aziende, per un’edilizia più giusta, moderna e sostenibile, capace di creare buona occupazionale e sviluppo per l’umbria e per tutto il paese, mettendo al centro il valore della persona e del lavoro”.

Nelle prossime settimane partirà la discussione per il rinnovo dei contratti del comparto anche a livello regionale.