Testo Unico su edilizia e costruzioni in Cdm: attesa per le nuove normative e semplificazioni

Testo Unico su edilizia e costruzioni in Cdm: attesa per le nuove normative e semplificazioni

Arriverà questa settimana in Consiglio dei Ministri il testo unico sull’edilizia e le costruzioni.. L’annuncio è del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini intervenendo da remoto al convegno sulla legge “Salva casa”, organizzato dalla Commissione urbanistica del Collegio dei geometri di Perugia.
“Il Testo unico – ha spiegato Salvini – va a riordinare una materia che dopo 25 anni evidentemente aveva bisogno di una cornice unitaria e quindi di una semplificazione”.
Il ministro ha poi spiegato che il “salva casa non è un pacchetto chiuso”. “Una norma – ha spiegato – partita dalla realtà quotidiana di milioni di immobili fuori mercato, non vendibili, non ristrutturabili e non abitabili per piccole difformità interne che non ne mettevano ovviamente in discussione la qualità strutturale”.

Salvini ha sottolineato che la legge delega sul Testo Unico dell’edilizia metterà ordine “sullo stato legittimo dell’immobile” e chiarire quali sono gli interventi e gli strumenti normativi.

“Il settore – ha sottolineato il Ministro – merita certezze. Vorrei arrivare a fine mandato con il decreto salva casa pefettamente funzionante e applicato da Comuni e Regioni. Per questo sto collaborando con gli enti locali, affinchè non ci siano distonie che penalizzino i diritti dei cittadini”

Come sottolineato, il piano casa partirà con una dotazione di 660 milioni pubblici ai quali potranno essere aggiunge risorse private “anche con formule innovative”. Salvini nel corso del suo intervento anche citato le difficoltà dei giovani come l’affitto come “una sorta di anticipo sul prezzo di acquisto e riscatto finale, come una sorta di salvadanaio”.

Cosa prevede il testo

Salvini ha chiarito come uno dei capisaldi del nuovo Testo Unico sia semplificare e rendere chiara la distinzione tra tipologie di interventi edilizi e relativi titoli abilitativi, un ambito oggi fonte di incertezze e contenziosi.

Il nuovo codice, ha spiegato, supererà le definizioni vaghe e soggettive attualmente in uso, sostituendole con criteri oggettivi e misurabili, basati sull’effettiva portata dell’intervento e sul suo impatto urbanistico concreto.

L’intento è quello di eliminare le aree di ambiguità e di collegare in modo chiaro ogni intervento edilizio al proprio titolo abilitativo, garantendo procedure più snelle e proporzionate alla complessità delle opere.

“Non è accettabile – ha aggiunto il Ministro – che per lavori di modesta entità un cittadino debba affrontare un percorso burocratico paragonabile a quello richiesto per una nuova costruzione. A ogni intervento edilizio corrisponderà un titolo univoco, chiaro e proporzionato”.

Anche la Filca Umbria, sottolinea il segretario Emanuele Petrini, attende con ansia di conoscere il testo della legge delega, “che permetterà di mettere ordine nel settore. Sappiamo che che andrà a sostituire integralmente il testo esistente e incorporerà anche altre discipline settoriali, come quelle in materia di sicurezza e questo non può che fare piacere. Il Testo Unico definirà le regole del come costruire e ad esso se ne aggiungerà uno sulla rigenerazione che definirà quali interventi potranno accedere agli incentivi e come saranno gestiti quelli di trasformazione. Non possiamo che accogliere con favore l’arrivo di un testo che fa ordine nel comparto, anche se ovviamente aspettiamo di leggerne il contenuto”.