La sfida delle aree interne: “Non solo recupero, vanno create opportunità di futuro”

L’Umbria e le aree interne. Un percorso iniziato dalla Regionenel 2021 grazie ai fondi Fesr (Fondo Europeo di sviluppo regionale) e FSE + (Fondo sociale europeo Plus, il principale strumento finanziario con cui l’Unione europea sostiene l’occupazione negli Stati membri e promuove la coesione economica e sociale), valido fino 2027.
Con l’ultimo stanziamento di 9.3 milioni per l’Area interna Sud Ovest Orvietano (tutti i comuni dell’Orvietano più quelli dell’amerino escluso Amelia comune) sono tre sulle 7 individuate, quelle dove sono partiti i progetti : le altre due sono l’Area interna “Nord – Est Umbria” (Costacciaro, Montone, Nocera Umbra, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra) e quella Valnerina (l’area del cratere sisma 2016 escluso Spoleto)
“Questa strategia – afferma l’assessore Simona Meloni – è frutto di un importante lavoro di co-progettazione tra Regione, territori e amministrazioni locali. È la conferma che le Aree Interne non sono periferie, ma luoghi generativi di futuro. Con questi interventi puntiamo a migliorare concretamente la qualità della vita delle persone, rafforzare le opportunità di lavoro e creare nuove occasioni per i giovani, in particolare nelle aree più fragili. L’Umbria – prosegue Meloni – sceglie di investire sulla prossimità, sulla coesione e sull’inclusione”.
Sul tavolo progetti importanti per il rilancio di scuole, spazi pubblici, tutela del patrimonio naturale, l’ecoturismo, interventi su infrastrutture sanitarie, servizi culturali e turistici, ma anche progetti per l’inclusione socio-lavorativa, l’istruzione e l’occupazione giovanile e l’integrazione socio-sanitaria.
“Come Regione – conclude Meloni – vogliamo restituire protagonismo alle nostre comunità, sostenendo modelli di sviluppo sostenibili, radicati nei territori e attenti alle persone. Questa strategia è un esempio concreto di buona programmazione, che guarda lontano. Siamo orgogliosi di essere al fianco dei comuni e delle cittadine e cittadini del Sud Ovest Orvietano in questa sfida di rigenerazione e rinascita”
Filca Cisl: rendere le zone attrattive
Filca Cisl Umbria è da sempre attenta allo sviluppo delle comunità locali: “Costruire o ricostruire non basta – dice il segretario generale Emanuele Petrini – bisogna ragionare pensando al futuro. Le aree interne vanno valorizzate e rese attrattive, sia per i giovani che vi abitano e dunque facendo in modo di offrire loro opportunità affinchè scelgano di costruire lì la loro vita, sia per eventuali nuovi soggetti che possono affacciarsi sul territorio, per vivere, lavorare o fare impresa. Tutto questo è assolutamente necessario altrimenti si rischiano di costruire cattedrali nel deserto che non fanno bene ai territori”